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Mi ricorderò emozioni contrastanti, tra tutte la profonda e immensa delusione nel vedere quanti eravamo. Lo sconcerto di chiedersi gli uni con gli altri”ma come è possibile che siamo solo noi?”

Se qualcuno che mi legge si sta chiedendo di cosa parlo, ( e fa parte dei 1600 poco windignati ), intanto vorrei mandarlo a quel paese.
Non si può, non si deve e non possiamo permetterci di essere disinformati su quello che accade alla nostra situazione.
Ma davvero credete che fino al giorno in cui  arriverà ( e se non ci muoveremo bene sappiate che arriverà) la lettera in cui ci faranno ciao ciao con la manina, tutto questo sia solo un rumors? Credete forse che il nostro essere stati a presidiare, a manifestare, a scrivere o anche ad urlare quanto eravamo contrari a questo progetto, fosse solo un modo diverso per passare la giornata perchè eravamo tediati dal trascorrere immoto del tempo?
Pensate davvero che delegando ai nostri delegati sindacali il potere di discutere per noi, potessimo dormire sonni tranquilli?
Capisco che pensare costi fatica, che magari sia più divertente trascorrere il tempo in altro modo, ma se da una parte li critico senza pietà, dall’altra dico anche che i sindacalisti c’erano. Tutti lì belli e belle ( orbene pure io ho gli occhi!!) in fila, convinti già di aver compiuto il miracolo.

Scusate se ve lo dico, ma l’unico miracolo poteva essere riuscire a fermare definitivamente questo insano progetto, e magari con un po’ di palle in più da parte nostra, una partecipazione più attiva non solo su facebook ma anche durante le assemblee, i presidi, mettendoci la faccia e sicuramente anche qualcos’altro, forse ci saremmo riusciti.

Grazie però all’immane e immenso lavoro di coloro che davvero erano ai presidi, hanno scritto centinaia di mail a tutti coloro che potevano aiutarci, e hanno avuto l’appoggio del gruppo Italia dei Valori, grazie all’aver contribuito all’abbattimento delle performance col blocco lpn e con lo sciopero della rep., abbiamo almeno raggiunto questa tregua di 6 mesi dove l’azienda sospende il progetto per accogliere proposte per migliorare l’efficienza, e noi sospendiamo le agitazioni.

Ora mi raccomando. Tornate a dormire sonni tranquilli.Chiudete di nuovo gli occhi e tappatevi le orecchie perché non si sa mai, potrebbe anche venirvi il dubbio di poter fare qualcosa per aiutare questo processo.

Mi raccomando, tornate a lavorare fuori linea, per sentito dire, per fare un piacere a tizio o a caio, tornate pure alla vostra vita normale tanto… “tanto hanno capito quanto valiamo”.

Torneremo a lavorare come prima, facendo gli equilibristi tra progetti a volte incomprensibili, ordinativi da interpretare, mansioni che non ci  competono ma che abbiamo sempre fatto, SOLO quando questo progetto verrà definitivamente accantonato.

Nel frattempo rimaniamo entro il perimetro del mansionario, applicando quelle regole che non abbiamo fatto noi, ma che spesso non applicavamo perchè diventa complicato lavorare in quel modo.

E teniamo gli occhi aperti, perchè in democrazia le decisioni che riguardano i lavoratori, specie dopo un’agitazione così importante, si discutono CON i lavoratori prima di approvarle, le assemblee si fanno PRIMA di dire che l’agitazione è conclusa .

Non fateci sempre dubitare di voi, cari sindacalisti/ste, perchè davvero, ci proviamo a darvi fiducia ma puntualmente ogni volta ci fate incazzare di più.

Mi pare abbastanza chiaro da queste parole “L’azienda, con senso di responsabilità e attenzione verso i dipendenti coinvolti, ha accolto la proposta del Ministero di sospendere, per un periodo di 6 mesi, la decisione relativa alla cessione delle attività di gestione e manutenzione della rete.” 

Si parla di sospendere la decisione, cioè la metti in pausa e tra 6 mesi premi play e vediamo che film proietteranno.

SAREMO PRONTI PER ALLORA AD ESSERE ANCORA WINDIGNADOS??????

Pubblico di seguito una copia del fax inviatami dai colleghi di Vodafone. Cliccate sull’immagine per vederla ingrandita a tutto schermo.

 

Un collega mi scrive…

Ciao a tutti, volevo condividere con voi questo pensiero così come mi è venuto.
Oggi sono sceso a mensa e dopo 13 anni che lavoro in questa azienda ho visto le bandiere dei sindacati in presidio a Via Viola.
Guardare quelle bandiere mi ha riportato alla mente tutte le volte che passando sulla Pontina vedevo ( e purtroppo continuo ancora a vedere) le stesse bandiere davanti ad alcune aziende.
Pensavo come in quel momento, pur provando dispiacere per quelle persone che soffrivano vedendo compromesso il loro futuro e quello dei loro figli, mi dicevo “ a me questo non succederà mai, io lavoro alla Wind!”.
Poi sono arrivati i cambiamenti di proprietà di questi anni (prima ENEL poi Orascom, ora Vimpelcom), e sinceramente un piccolo tarlo si era fatto strada nei miei pensieri ma visto che ci comunicavano sempre che l’azienda era sana e faceva utili, i nostri mega manager mandavano lettere di ringraziamento a tutti i lavoratori dicendoci quanto “SIAMO BRAVI, FORTI  E FIGHI”, non permettevo al tarlo di preoccuparmi più di tanto.
Adesso ecco la DOCCIA FREDDA!! Il processo di esternalizzazione per tutta la RETE, ovvero le persone che tutti i giorni praticamente mandano avanti la baracca, che fanno un lavoro difficile da spiegare per chi non è del settore, quanti di noi sono abituati a rispondere ”io sono quello che fa telefonare la gente!” Ma solo chi lavora nel settore sa quanta fatica ci sia dietro a queste semplici parole.

Ora come mi sento?

Ecco, mi sento come un coniuge abbandonato all’improvviso, che non si è accorto che la controparte non lo amava più.
E’ come uscire la mattina per andare al lavoro e tornare la sera senza trovare nessuno, l’armadio vuoto, e sul tavolo una lettera con su scritto “ ME NE VADO CIAO”.
In quel caso ti fai mille domande, ma soprattutto ti chiedi come mai prima di prendere una decisione così drastica, non ne avete parlato insieme, cercando una soluzione.

QUESTO SI FA IN UNA FAMIGLIA.

E per noi la WIND è questo, perché così ci hanno sempre detto, che eravamo una famiglia.
Mi rammarico in questi 13 anni di azienda di essermi impegnato anche più di quello che mi veniva richiesto, trascurando anche la mia vita privata, ma l’ho fatto perché ci credevo e mi ci hanno fatto credere.

E ora come mi sento?

SEMPLICEMENTE ABBANDONATO!!! Forse la concezione di famiglia è cambiata, peccato che non ce lo hanno comunicato prima,

GRAZIE!!!!!!!!!

Momentaneamente il video non è funzionante, confidiamo in un prossimo ripristino…

Un giorno, spero non troppo lontano, mi auguro che guardando questo video, ci possa rimanere nel cuore il ricordo di mesi vissuti intensamente tutti insieme.
Noi 1600 windignati, a volte cani sciolti, a volte perfettamente sincroni come timeslot guidati dalla parola di allineamento, spesso divisi magari non per nostra volontà, ma solo grazie a interessi occulti così striscianti e subdoli che solo chi ha occhi molto aperti e mente ancora  più pronta, riesce a cogliere-
Noi che chiediamo solo di mantenere il nostro lavoro e per fare questo vorremmo che la nostra azienda ,” la famigghia”, ci ascoltasse, parlasse con noi, capisse che possiamo lavorare insieme per renderla migliore e per venirci incontro affinchè il progetto di esternalizzare venga accantonato.

Noi siamo convinti che si possa fare, che ci siano margini di miglioramento senza arrivare a questa separazione non consensuale.
In questi giorni abbiamo visto passare comunicati di dissociazione rispetto a gesti sicuramente “estremi”. Non pensavo che ce ne fosse bisogno, perchè nessuno di noi ha mai appoggiato gesti inconsulti, o atti di sabotaggio, ci mancherebbe, chi lo ha fatto se ne assumerà le responsabilità nelle giuste sedi.
Noi siamo quelli del video, quelli che portano i propri figli a manifestare perchè le nostre forme di protesta sono pacifiche, siamo quelli che ringraziano le forze dell’ordine, quelli che si sono mossi sempre e solo nella legalità, perchè non c’è bisogno di altro per poter vincere la nostra battaglia.

Siamo quelli brutti.. ma se guardo quelle immagini, ognuno di noi mi sembra bellissimo.
Dico solo una cosa: non abbassiamo la guardia adesso, perchè a prenderlo nel baugigi.. è un attimo!!!

stay tuned.. il 16 Dicembre è vicinissimo.

Grazie a Marco Giglio per il bellissimo video

Io sono uno dei 1600. Uno che con il suo lavoro ha contribuito a rendere Wind l’azienda che oggi è.
Sono un professionista, uno che conosce le regole, la legge, e cerca con questo blog, di dare voce a ciò che sta accadendo.
Assisto quotidianamente a lotte di potere tra le sigle sindacali  e parlo di TUTTE le sigle, che evidentemente hanno più a cuore il difendere la propria reputazione e i propri ideali piuttosto che scendere a più miti consigli e preoccuparsi di noi lavoratori.

Riporto l’esempio dei lavoratori di Marghera che il 5 Dicembre, giorno dello sciopero dei COBAS, hanno fatto sventolare le bandiere della CGIL perchè avevano solo quelle e nessuno si è offeso, ma è stato visto come un bellissimo segno di unità.
Io non sono nessuno, ma per vincere questa battaglia (ma siamo sicuri che tutti stiamo lavorando per vincerla?) dobbiamo essere uniti.
Vorrei che davanti a tutte le bandiere ci fossero i lavoratori, quelli che fanno sciopero non perchè si riconoscono in quella sigla sindacale, ma perchè in quel momento è la cosa migliore da fare, perchè se non diamo voce alla nostra protesta, nei modi che la legge ci permette, nessuno ci ascolterà.
E da qua dico anche un’altra cosa, nessuno deve arrivare a fare gesti disperati, o a mettere in pericolo il proprio posto di lavoro con azioni che sì creano all’azienda un disservizio, ma sono deleterie anche per noi, perchè dobbiamo fare un vanto della nostra correttezza e lealtà anche ad un’azienda che ci sta dando un bel calcio nel sedere con tanti saluti.

La rabbia a volte ci fa dire e fare cose sbagliate, non dobbiamo permettere che accada ma invece ricordare sempre la nostra professionalità che è un bene primario e non svendibile.

Uniti siamo più forti, ma dobbiamo anche essere corretti perchè è la nostra unica difesa verso chi ci sta accusando di tutto e di più.

I nostri volti nelle manifestazioni e nei presidi, le nostre voci nei servizi che vanno in onda nelle tv, quello che scriviamo anche nei vari gruppi su facebook devono parlare per noi e raccontare la nostra storia. La gente ci è vicina in un momento storico dove difendere chi  perde il lavoro o diventa comunque un precario, è  doveroso!
Continuiamo ad assistere a lavoratori che gettano fango su altri lavoratori con una prassi da macchina del fango che è ben nota sì ma in altri ambiti e non vorremmo certo riconoscerla anche in questo contesto.

Lavoriamo insieme per raggiungere lo scopo che ci siamo prefissi, e iniziamo a comportarci da persone adulte e non come bambini che frequentano la scuola materna. E’ così difficile?

Ricevo e pubblico omettendo sia i destinatari che i mittenti per rispetto della privacy ma sottolineo ancora una volta VERGOGNA a  questa sigla sindacale che si abbassa ad un comportamento antidemocratico. Siete voi a ledere il mio diritto di scioperare e a insinuare comportamenti sbagliati dentro ad un gruppo facebook dove le persone si confrontano e esprimono i loro pensieri. VERGOGNA.

Da: G.
Inviato: venerdì 2 dicembre 2011 18.01
A:
Oggetto: Vertenza Wind

Un caro saluto a tutti,

Voglio inviarvi due righe su quanto sta accadendo , stiamo registrando una degenerazione del clima conflittuale che tende a derivare verso una personificazione della lotta  con l’avvento di metodi e condotte che non appartengono alla storia di nessuna delle tre grandi organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL.

In queste ore stiamo assistendo ad un attacco mediatico  da parte dei CUB e dei Cobas  attraverso la vetrina mediatica di un gruppo di FB, da questo nuovo pulpito mediatico arrivano  attacchi non solo alle nostre sigle ed ai nostri rappresentanti , ma addirittura alle singole persone che esercitano nella loro libertà un diritto .

Assistiamo ad una gogna mediatica a cui vengono esposte le persone che liberamente hanno aderito alla strategia adottata dalle nostre organizzazioni  nazionali , puntualmente  vengono individuate, insultate ed offese nel modo più becero e meschino  a cui abbia mai assistito.

Credo che in questi momenti bisogna rimarcare con  forza il distinguo da questi metodi e da questo tipo di dialettica, noi abbiamo determinato una posizione di estremo rispetto delle intelligenze delle persone che rappresentiamo rispetto alla partecipazione degli scioperi indetti dai CUB e dai Cobas.
E’ del tutto evidente però che una posizione del genere gioca a favore di che invece opera fuori le regole di lealtà ed onestà , perché sappiamo tutti che lo sciopero del cinque sancirà la legittimazione di questi gruppi in quanto rivendicheranno un ruolo in questa vicenda cercando di delegittimarci.
Chiaramente il lavoratore medio non è in grado di comprendere gli effetti di queste dinamiche e si rifiuta di ascoltarle , noi RSU dobbiamo evidenziare  gli effetti che questa situazione produrrà,dobbiamo distinguerci dal loro modo propagandistico , vuoto e pericoloso di intendere la lotta.
Per questi motivi io personalmente non aderisco allo sciopero indetto dalle altre sigle.

Non sono molto preparato su questo genere di situazioni ,credo che  però che come segreterie dovete aiutarci  a mettere in campo tutte le azioni possibili affinchè come RSU possiamo esercitare con forza il nostro ruolo  di rappresentanti di una linea politica sindacale a tutela dei lavoratori..
Credo che in questo momento serva un tavolo con la Politica nazionale sul quale discutere degli effetti di questa operazione, anche e soprattutto in virtù degli effetti che produce nel settore  e nella società italiana.Sarebbe un utile rafforzamento  di quanto individualmente stiamo facendo, daremmo un segnale ai lavoratori della concretezza di cui siamo capaci rispetto a coloro  i quali ad oggi hanno spostato il loro obiettivo  verso una propria legittimazione e non verso la risoluzione del problema di 1600 lavoratori.

Altrettanto importante coordinare le manifestazioni che,come indicato nel comunicato, saranno organizzate il 16 Dicembre. Individuare i poli dove far convergere le realtà più piccole ed organizzare le manifestazioni in modo coordinato attraverso i riferimenti RSU territoriali .

Ultima questione riferita all’altro elemento di concretezza, il vademecum,il regolatorio confederale CGIL  che sta vagliando le fattispecie segnalate nel documento, ha riscontrato effettivamente la necessità di un ulteriore approfondimento giuridico in quanto le questioni sollevate sono effettivamente complicate rispetto all’interpretazione della 146 ed alla coniugazione del diritto di sciopero. Contano di rilasciarlo lunedì.. speriamo !!

Un caro saluto e buon week-end..

Questa è la risposta di uno che credevo più intelligente, evidemente mi sbagliavo.

Da:M.
Inviato: venerdì 2 dicembre 2011 22.32

Oggetto: R: Vertenza Wind

Letta la mail di G. vi esprimo anche la mia preoccupazione in quanto, con questo clima, gli iscritti SLC FISTel UILCOM che lunedì non intendessero aderire allo sciopero CUB COBAS potrebbero essere oggetto d’iniziative poco simpatiche tipo delazioni o altro.
In Milano Lorenteggio CUB e COBAS hanno organizzato un presidio dalle 7:30. Vedrò d’essere comunque presente per cercare di evitare tali episodi e tutelare i ns. iscritti. Nel caso nn mancheremo di denunciare con l’augurio che nulla accada.

M.

Volevo dire a questi due signori di farsi un esame di coscienza, perchè è grazie a loro che si è creato questo clima boicottando in tutti i modi lo sciopero di oggi e continuando a denigrare le iniziative dei lavoratori che per puro caso (o anche no) si sono potuti riconoscere in quelle dei CUB COBAS.
Sinceramente sono stupito dalle insinuazioni che leggo nella mail di G., ma non sarebbe il caso che fossi tu il primo a abbassare i toni? A smettere i panni del professorino saccente per indossare quelli del lavoratore che sta lottando con tutti i mezzi (e guarda un po’… magari con qualche risultato positivo che non avremmo ottenuto aspettando i tempi tuoi), per mantenere il proprio posto di lavoro? Perchè magari non l’hai capito ma noi è per quello che lottiamo, e non per avere garantito chissà cosa quando saremo di là.

Mi sento offeso e spero che con me lo saranno molti dei vostri iscritti che credono in voi, e nella vostra trasparente condotta, mentre questa è l’ennesima prova di quanto siate meschini. La gogna mediatica quale sarebbe? Ogni volta che CGIL e le sigle confederate appoggiano, sostengono e promuovono azioni sono le benvenute. Ma se per gogna intendi il dissentire i tuoi precetti, allora sì, scusa sai, siamo ancora in democrazia.

Windignados

Ragazzi non riesco più a starvi dietro!!

Roma Via Cola di Rienzo

Milano Corso Matteotti:

Palermo:

e voglio ringraziare anche i colleghi di Salerno che si sono improvvisati corteo funebre (appena ho un attimo inserisco anche il vostro video scusate!!)

Ultima segnalazione : i ragazzi e le ragazze di Ivrea hanno creato questo: http://windignati.freehosting.com/

Stiamo lavorando bene, perfettamente sincronizzati e sono orgoglioso di tutti voi. Grazie per quello che fate, per le volte che vi leggo arrabbiati, confusi, ma con ancora la speranza di poter cambiare le cose. C’è quella bambina nel passeggino della foto di Palermo che mi ha fatto tenerezza,  qualcuno non se ne è reso conto, ma  stiamo lottando per il futuro anche dei nostri figli.

e domani…. Vin Brulè e tanta voglia di stare insieme a Milano, Roma, Marghera……. stay tuned..

Mentre attendiamo i racconti  e le foto dei presidi che si sono svolti nella giornata odierna ( Milano, Roma, Bologna, Palermo), vorrei condividere qualche pensiero con voi e mi farebbe piacere se commentaste quello che dico.
Stamattina un uccellino mi ha sussurrato all’orecchio una cosa che spero sia solo un “rumors”, una chiacchiera da caffè come quando si parla di gossip di personaggi pubblici.
L’uccellino mi ha detto ” pare che voi siate solo l’inizio, perchè c’è un altro studio per la cessione di  una nuova tranche a fine 2012″.
Ripeto, magari non è vero niente, ma a pensare male finisce spesso che si azzecca.
E allora mi chiedo una cosa, via i call center, via la rete, domani a chi tocca? quale altro reparto potrebbe essere sacrificato di nuovo per il dio denaro che non è mai abbastanza per gli azionisti.
Che tristezza! Non sono più una persona, un tecnico con la mia professionalità, la mia storia personale che in più di 10 anni si è intrecciata diventando tutt’uno con quella della Wind. Eppure qualcosa dovrei aver contato se ogni volta che c’era un guaio si diceva ” meno male che posso contare su di te”, o anche ” se c’è un problema e so che se dall’altra parte ci sei tu, si arriva sempre alla soluzione”. E’ un onore sentire i colleghi che parlano così di me. E’ un onore lavorare con persone che in tutti questi anni non si sono mai limitate a svolgere il proprio lavoro alzando le mani se qualcosa non era di loro competenza, ma cercando di arrivare sempre ad una soluzione, niente di tutto questo può essere tracciato da quello strumento aziendale chiamato WFM che raccoglie dati di quello che facciamo, in quanto tempo lo facciamo, dove siamo, in che modo mangiamo etc..etc.
Ho passato ore su un ordinativo di attivazione perchè magari dovevo concertare l’azione di più reparti per risolvere un guasto, eppure lo stesso ordinativo  si poteva fare in 5 minuti se tutto era a posto, come fai a spiegare questa cosa se devi solo dire ” ordinativo ok, ordinativo non ok”?
Oggi il valore aggiunto di trovare una soluzione che magari non era di mia competenza non ce lo metto più.
Purtroppo siamo arrivati a dover dimostrare quello che da anni diciamo, la maggior parte del nostro lavoro non si riesce a tracciare, il trovarsi a fare 3 cose insieme è una prassi, l’inventarsi una soluzione per aiutare un collega perchè un lavoro va fatto per ieri ( ma te l’hanno detto 5 minuti prima) è normale. E tu corri, inventi, ti ingegni, perchè ti piace, perchè quando torni a casa la sera sei soddisfatto di averlo fatto.

Oggi mi sento un coglione.
In questi giorni lavoro con l’entusiasmo di un addetto agli spurghi delle fosse biologiche ( con tutto il rispetto eh) . Incontro i colleghi e ci guardiamo negli occhi smarriti, vinti, provando un’infinita tristezza nel sapere che ti mandano via per soldi. Ma non per soldi che farai tu, questo mai ! Per il futuro guadagno che verrà a mancare.
Secondo me la Wind avrebbe fatto più bella figura a dire ” ragazzi abbiamo un problema, le previsioni di crescita ci dicono che da qui a x anni le cose non andranno così bene, possiamo scegliere o di mandare via 1600 persone oggi, un tot domani, un altro tot dopodomani, oppure….”
Ecco oppure avrei detto io, possiamo scegliere di rimboccarci le maniche e visto che l’Italia si trova in un momento di seria difficoltà , anche se siamo Russi vi dimostriamo che ci teniamo a questa azienda altrimenti avremmo investito in una catena di fast food, vi diciamo che ci saranno sacrifici da fare, probabilmente qualcosa dovrà cambiare ma faremo di tutto per mantenere il posto di lavoro a tutti voi che ci avete permesso di essere dove oggi siamo.

Utopia? Io la chiamo economia sostenibile, tu che sei forte sostieni me che sono debole ma che ti aiuto ad essere forte, vinciamo tutti e due.

Rest in Peace.
Stiamo celebrando il funerale della Rete di Wind, e con lei la scomparsa nella nebulosa galassia del nuovo padrone, dei 1600 “fortunati” dipendenti.
Oggi alle 12.30 si è svolto il corteo funebre a Roma, commossi e ricordando una vita vissuta pericolosamente i suoi 1600 angeli hanno ripercorso i momenti principali, dalla nascita ai suoi primi passi, dall’essere Cinderella tra gli operatori, a diventare finalmente una principessa.

Oggi girando il calendario ho pensato “questo sarà probabilmente l’ultimo natale in Wind” ed ho provato un senso di smarrimento.
Ho cercato conforto nel gruppo dei Windignados su facebook ma mi sono trovato calato nel girone infernale dei cretini.
Mi spiego, tanto qualcuno si offenderà lo stesso ma almeno ci provo.

Allora, scopo di tutto questo movimento è riuscire ad arrivare alle menti eccelse che hanno partorito questo progetto fuffa, che serve solo a far fare più soldi a qualcuno, mettendo in seria difficoltà il nostro futuro. Ci dobbiamo battere con tutte le nostre forze perchè il messaggio rimbalzando qua e là arrivi ad orecchie potenti che  si chiedano se, per caso,  ‘sta cazzo di legge che permette le cessioni di ramo d’azienda non sia uno strumento pericoloso, perchè magari nata con buoni intenti è diventata un mezzo per incamminare verso una strada senza uscita chi la subisce.

Dobbiamo lottare tutti uniti. E per tutti intendo tutti, qua non si tratta di sigle sindacali alle quali dedicherò un post ad hoc appena ripreso dal vomito provato leggendo certe cose,  ma tutti noi che sbandieriamo la nostra rabbia per poi perderci per strada quando si tratta di non aderire ad uno sciopero solo perchè non ha avuto l’imprimatur di una certa sigla.

BASTA!!! Ma quando ci sveglieremo da questo torpore che ci porta a delegare ad altri anche la nostra libera iniziativa: “siccome la PIPPO non lo fa il 5 ma il 16 allora via… tutti il 16”.

Ecco, ma tutti chi?

Perchè è bene che sappiate che il 5 in tanti faranno sciopero e sarebbe bello poter vedere i lavoratori ( ho detto lavoratori… non sindacati che pare siano fatti con altro materiale e soprattutto difettino di materia cerebrale buona all’uso) uniti, sia il 5 che il 16.

Diamo un segnale forte alla nostra azienda, ma non perchè le vogliamo male, anzi, è proprio l’amore per il nostro lavoro e per quell’ondina col pallino che ci porta a tentarle tutte per evitare questo scempio che sarebbe lo scorporo della rete.

Non so se qualche dirigente mi legge, ma vorrei mandargli un messaggio: sapete cosa davvero ci fa incazzare? La cosa che più ci manda in bestia e fa crescere la rabbia? L’avervi sentito dire fino a pochissimo tempo fa che eravamo una famiglia, di quanto eravate orgogliosi del nostro lavoro.

Frasi fatte, certo, ora lo sappiamo, ma ci abbiamo creduto tutti quanti. E abbiamo trattato la rete come se fosse stata la nostra casa.

Non solo ci avete tolto la speranza per il futuro. Ci avete tolto i ricordi di quello che abbiamo vissuto, perchè adesso sappiamo che era tutta una menzogna.

Vergognatevi.

Solo per amore di informazione riporto quanto scritto dall’azienda allo scopo ( pare ) di essere trasparenti e migliorare il flusso informativo con i dipendenti. Quelli tra parentesi sono commenti personali.

AGGIORNAMENTO SUL PROGETTO DI TRASFORMAZIONE DELLA RETE

Al fine di assicurare una informazione puntuale e chiarificatrice ( era l’ora ), Wind intende fornire lo stato attuale del progetto di trasformazione della rete.
Nel nostro percorso verso l’eccellenza, che sinora ci ha consentito di ottenere brillanti risultati con le performance migliori del mercato, dobbiamo continuare nella ricerca di livelli sempre più alti in termini sia di qualità che di produttività. Inoltre, non possiamo prescindere dagli enormi cambiamenti nello scenario economico e oggi più che mai sono necessarie misure di ulteriore efficienza, rispetto a quelle finora applicate. (ergo siccome siamo in un momento di crisi e pare che potremmo guadagnare di meno, dobbiamo trovare il modo di risparmiare, ma lo dobbiamo fare facendolo passare per una ricerca di qualità… mah)

La scelta di considerare processi di trasformazione della rete applicando nuovi modelli è difatti un trend consolidato sia in Italia che all’estero dove alcuni tra i maggiori operatori del mercato hanno già adottato soluzioni simili. (ovvero se tutti si buttano dal ponte facciamolo anche noi) L’avvio del progetto da parte di Wind segue inoltre la tendenza portata avanti da VimpelCom che sta implementando questo modello in altri Paesi del Gruppo. Va inoltre sottolineato che i grandi fornitori di tecnologia, per reagire alla contrazione di margini nel loro business tradizionale e nell’ottica della fidelizzazione del cliente, stanno ampliando la loro offerta fino a comprendere anche la gestione dei servizi. Con questo tipo di specializzazione possono offrire migliori economie di scala, lo sviluppo delle necessarie competenze specialistiche, oltre a garantire maggiori opportunità di sviluppo professionale per tutto il personale dedicato. (1) il personale qualificato ce lo hai di già, 2) sulle opportunità di sviluppo personale per caso si tenta di far passare un’esternalizzazione come un meraviglioso modo per crescere professionalmente? Allora facciamo così, noi della rete rimaniamo in Wind e visto che tra le persone che compongono questo gruppo secondo me qualcuno può anche fare il lavoro vostro,  a voi vi esternalizziamo. Che ne dite? Proviamo questo gioco qua e poi vediamo da che parte vi piacerebbe stare???) Partnership come queste possono permettere risultati duraturi e sostenibili per tutte le parti coinvolte. (durature e sostenibili per chi? Non certo per noi che abbiamo il futuro ipotecato nel termine al massimo di 5 anni, sostenibile una cippa, scusate il termine)

Oltre a ciò, i forti investimenti per la recente asta delle frequenze, le ultime decisioni regolamentari in merito all’anticipo dei tagli delle tariffe di terminazione mobile, con conseguente perdita per centinaia di milioni di ricavi, insieme alla pressione della concorrenza sul mercato con evidenti impatti sui fatturati, hanno  rafforzato la necessità di considerare modelli operativi alternativi, al fine di consentire i futuri piani di crescita mantenendo adeguati livelli di qualità. (mmm… fammi capire, tu hai speso tantissimo per accaparrarti delle frequenze che poi farai gestire a qualcuno che non sei tu, pensando che quel qualcuno che prima avevi in casa, ti farà le stesse cose e anche meglio rispetto a quando lavorava direttamente per te?…mmm… e come ti chiameresti, genio delle pianificazioni?)

E’ per queste ragioni che Wind sta conducendo lo studio su come ottimizzare e migliorare i servizi di gestione e manutenzione della rete, analizzando tutti i parametri quantitativi e qualitativi, alla luce anche delle esperienze già realizzate in altri paesi. Come già illustrato nelle sedi competenti, l’eventuale partnership riguarda l’area delle Network Operations, mentre Wind manterrebbe gli asset del Network e tutte le decisioni strategiche riguardanti lo sviluppo della rete. Questa soluzione può portare miglioramenti creando anche vantaggi al consumatore finale. ( ovviamente il consumatore finale può anche fregarsene di noi 1600, ma tu pensi che io mi senta tutelato sapendo che i tecnici se ne vanno, gli apparati rimangono a voi, e noi siamo legati a voi solo da una commessa di x anni? Ci prendete davvero per stupidi o cosa??)

Agendo oggi, in posizione di forza negoziale e non perché costretti da una situazione di crisi, Wind può certamente garantire le migliori condizioni anche per i propri dipendenti, che possono continuare ad operare con un partner solido e impegnato su attività in crescita.  Una soluzione di questo tipo può portare benefici sia all’Azienda, con un miglioramento previsto dei KPI, sia ai lavoratori interessati: è un nostro obiettivo primario che siano mantenuti i posti e le condizioni di lavoro, economiche e non solo, e che vi siano maggiori opportunità di sviluppo professionale. (d’altra parte c’è ancora chi crede a Babbo Natale… perchè dubitare di cotanta magnanimità)

Tutti i miglioramenti di efficienza ottenibili dal partner che sarà prescelto possono consentire a Wind di mantenere le proprie politiche di sviluppo, continuando ad investire nella qualità della rete e nello sviluppo di nuovi servizi e quindi ottenere una migliore “customer experience”, nonché assicurare una crescita sostenibile di lungo periodo, per tutti gli stakeholder coinvolti.

Wind stringerà partnership strategiche solo con partner solidi e affidabili. Ad oggi si sta infatti discutendo con due tra i maggiori operatori del settore: Ericsson e Huawei, entrambi leader a livello mondiale e in costante crescita nelle loro rispettive aree di business, con conoscenze tecnologiche, know-how e solida esperienza nel settore specifico. Parte importante delle analisi in corso è quella delle tutele per i dipendenti coinvolti nel progetto, prestando massima attenzione alle persone, attraverso la garanzia dei posti e delle condizioni di lavoro.  La decisione finale terrà anche conto della esistenza di adeguate opportunità di sviluppo tecnico e professionale per il personale interessato. ( se veramente ti interessava la mia tutela o la garanzia del mio posto di lavoro, avresti fatto un’altra scelta, non offendere la mia intelligenza con queste dichiarazioni che sanno di fregatura lontano un miglio)

Alla luce di tutto ciò il progetto ha caratteristiche effettivamente “industriali” e non si può quindi parlare di vendita della rete. ( no parliamo di carciofi infatti, non vendi la rete, vendi 1600 carciofi) Prevediamo di completare l’analisi e di comunicare le decisioni finali dello studio nelle prossime settimane. (fai pure con calma, tanto sono settimane che io non dormo un sonno decente e come me altre centinaia di persone, fai pure con calma tanto il Natale di merda lo passeremo noi).

Ora alla luce di ciò io ritengo un bene non aver potuto usufruire del bonus “parla con me” di ieri a Lorenteggio, perchè già così mi ha schifato.
Qualcuno continua a dire che non dobbiamo lamentarci, in fondo un altro lavoro ce l’avremo comunque. Ecco forse quel qualcuno non ha capito come stanno le cose.

Per favore, informatevi, non credete a nessuno, neanche a me che sono solo una bacheca dove vengono affissi pensieri e riportati eventi.
Dubitate e informatevi, non siate pigri, e non affidate il vostro futuro a nessuno. Siate protagonisti, per una volta lottate insieme, non perdete la speranza e, soprattutto, indignatevi quando insultano la vostra intelligenza con simili cazzate.