Archivio per novembre, 2011

Solo per amore di informazione riporto quanto scritto dall’azienda allo scopo ( pare ) di essere trasparenti e migliorare il flusso informativo con i dipendenti. Quelli tra parentesi sono commenti personali.

AGGIORNAMENTO SUL PROGETTO DI TRASFORMAZIONE DELLA RETE

Al fine di assicurare una informazione puntuale e chiarificatrice ( era l’ora ), Wind intende fornire lo stato attuale del progetto di trasformazione della rete.
Nel nostro percorso verso l’eccellenza, che sinora ci ha consentito di ottenere brillanti risultati con le performance migliori del mercato, dobbiamo continuare nella ricerca di livelli sempre più alti in termini sia di qualità che di produttività. Inoltre, non possiamo prescindere dagli enormi cambiamenti nello scenario economico e oggi più che mai sono necessarie misure di ulteriore efficienza, rispetto a quelle finora applicate. (ergo siccome siamo in un momento di crisi e pare che potremmo guadagnare di meno, dobbiamo trovare il modo di risparmiare, ma lo dobbiamo fare facendolo passare per una ricerca di qualità… mah)

La scelta di considerare processi di trasformazione della rete applicando nuovi modelli è difatti un trend consolidato sia in Italia che all’estero dove alcuni tra i maggiori operatori del mercato hanno già adottato soluzioni simili. (ovvero se tutti si buttano dal ponte facciamolo anche noi) L’avvio del progetto da parte di Wind segue inoltre la tendenza portata avanti da VimpelCom che sta implementando questo modello in altri Paesi del Gruppo. Va inoltre sottolineato che i grandi fornitori di tecnologia, per reagire alla contrazione di margini nel loro business tradizionale e nell’ottica della fidelizzazione del cliente, stanno ampliando la loro offerta fino a comprendere anche la gestione dei servizi. Con questo tipo di specializzazione possono offrire migliori economie di scala, lo sviluppo delle necessarie competenze specialistiche, oltre a garantire maggiori opportunità di sviluppo professionale per tutto il personale dedicato. (1) il personale qualificato ce lo hai di già, 2) sulle opportunità di sviluppo personale per caso si tenta di far passare un’esternalizzazione come un meraviglioso modo per crescere professionalmente? Allora facciamo così, noi della rete rimaniamo in Wind e visto che tra le persone che compongono questo gruppo secondo me qualcuno può anche fare il lavoro vostro,  a voi vi esternalizziamo. Che ne dite? Proviamo questo gioco qua e poi vediamo da che parte vi piacerebbe stare???) Partnership come queste possono permettere risultati duraturi e sostenibili per tutte le parti coinvolte. (durature e sostenibili per chi? Non certo per noi che abbiamo il futuro ipotecato nel termine al massimo di 5 anni, sostenibile una cippa, scusate il termine)

Oltre a ciò, i forti investimenti per la recente asta delle frequenze, le ultime decisioni regolamentari in merito all’anticipo dei tagli delle tariffe di terminazione mobile, con conseguente perdita per centinaia di milioni di ricavi, insieme alla pressione della concorrenza sul mercato con evidenti impatti sui fatturati, hanno  rafforzato la necessità di considerare modelli operativi alternativi, al fine di consentire i futuri piani di crescita mantenendo adeguati livelli di qualità. (mmm… fammi capire, tu hai speso tantissimo per accaparrarti delle frequenze che poi farai gestire a qualcuno che non sei tu, pensando che quel qualcuno che prima avevi in casa, ti farà le stesse cose e anche meglio rispetto a quando lavorava direttamente per te?…mmm… e come ti chiameresti, genio delle pianificazioni?)

E’ per queste ragioni che Wind sta conducendo lo studio su come ottimizzare e migliorare i servizi di gestione e manutenzione della rete, analizzando tutti i parametri quantitativi e qualitativi, alla luce anche delle esperienze già realizzate in altri paesi. Come già illustrato nelle sedi competenti, l’eventuale partnership riguarda l’area delle Network Operations, mentre Wind manterrebbe gli asset del Network e tutte le decisioni strategiche riguardanti lo sviluppo della rete. Questa soluzione può portare miglioramenti creando anche vantaggi al consumatore finale. ( ovviamente il consumatore finale può anche fregarsene di noi 1600, ma tu pensi che io mi senta tutelato sapendo che i tecnici se ne vanno, gli apparati rimangono a voi, e noi siamo legati a voi solo da una commessa di x anni? Ci prendete davvero per stupidi o cosa??)

Agendo oggi, in posizione di forza negoziale e non perché costretti da una situazione di crisi, Wind può certamente garantire le migliori condizioni anche per i propri dipendenti, che possono continuare ad operare con un partner solido e impegnato su attività in crescita.  Una soluzione di questo tipo può portare benefici sia all’Azienda, con un miglioramento previsto dei KPI, sia ai lavoratori interessati: è un nostro obiettivo primario che siano mantenuti i posti e le condizioni di lavoro, economiche e non solo, e che vi siano maggiori opportunità di sviluppo professionale. (d’altra parte c’è ancora chi crede a Babbo Natale… perchè dubitare di cotanta magnanimità)

Tutti i miglioramenti di efficienza ottenibili dal partner che sarà prescelto possono consentire a Wind di mantenere le proprie politiche di sviluppo, continuando ad investire nella qualità della rete e nello sviluppo di nuovi servizi e quindi ottenere una migliore “customer experience”, nonché assicurare una crescita sostenibile di lungo periodo, per tutti gli stakeholder coinvolti.

Wind stringerà partnership strategiche solo con partner solidi e affidabili. Ad oggi si sta infatti discutendo con due tra i maggiori operatori del settore: Ericsson e Huawei, entrambi leader a livello mondiale e in costante crescita nelle loro rispettive aree di business, con conoscenze tecnologiche, know-how e solida esperienza nel settore specifico. Parte importante delle analisi in corso è quella delle tutele per i dipendenti coinvolti nel progetto, prestando massima attenzione alle persone, attraverso la garanzia dei posti e delle condizioni di lavoro.  La decisione finale terrà anche conto della esistenza di adeguate opportunità di sviluppo tecnico e professionale per il personale interessato. ( se veramente ti interessava la mia tutela o la garanzia del mio posto di lavoro, avresti fatto un’altra scelta, non offendere la mia intelligenza con queste dichiarazioni che sanno di fregatura lontano un miglio)

Alla luce di tutto ciò il progetto ha caratteristiche effettivamente “industriali” e non si può quindi parlare di vendita della rete. ( no parliamo di carciofi infatti, non vendi la rete, vendi 1600 carciofi) Prevediamo di completare l’analisi e di comunicare le decisioni finali dello studio nelle prossime settimane. (fai pure con calma, tanto sono settimane che io non dormo un sonno decente e come me altre centinaia di persone, fai pure con calma tanto il Natale di merda lo passeremo noi).

Ora alla luce di ciò io ritengo un bene non aver potuto usufruire del bonus “parla con me” di ieri a Lorenteggio, perchè già così mi ha schifato.
Qualcuno continua a dire che non dobbiamo lamentarci, in fondo un altro lavoro ce l’avremo comunque. Ecco forse quel qualcuno non ha capito come stanno le cose.

Per favore, informatevi, non credete a nessuno, neanche a me che sono solo una bacheca dove vengono affissi pensieri e riportati eventi.
Dubitate e informatevi, non siate pigri, e non affidate il vostro futuro a nessuno. Siate protagonisti, per una volta lottate insieme, non perdete la speranza e, soprattutto, indignatevi quando insultano la vostra intelligenza con simili cazzate.

“In data 29/11/2011, dopo il flash mob che ha convinto l’azienda ad incontrare una delegazione di 13 lavoratori, nel pomeriggio si è svolto l’incontro tra il personale delle aree interessate dallo studio di cessione e l’azienda rappresentata da Sgariglia, Scafato, Cantina e Faini.

L’esito dell’incontro ha fatto emergere i seguenti punti:

1. Lo studio in corso è stato commissionato da Wind per permettere all’azienda di rimanere competitiva nei prossimi anni.
2. A breve termine verranno esaminate le proposte ricevute dai vendor (entro questa settimana).
3. Il vincitore sarà comunicato da Wind all’azionista principale, subito dopo l’apertura delle buste.
4. Se l’azionista Vimpelcom valuterà conveniente l’operazione, darà l’ok alla società vincitrice per proseguire lo studio di esternalizzazione (entro i primi 15 giorni di gennaio).
5. L’azienda ha recepito la necessità di migliorare la comunicazione con i dipendenti riguardo gli avvenimenti inerenti l’esternalizzazione.

I lavoratori hanno ribadito la richiesta di ritirare lo studio di cessione. A fronte delle obiezioni da noi presentate, che riguardano l’occupazione a medio-lungo termine, il mantenimento della qualità del servizio e l’ottimizzazione interna delle risorse esistenti, l’azienda si è limitata a rispondere che comunque non ci sarà sicurezza, in futuro, nemmeno con l’attuale assetto di Wind e ha presentato la cessione di ramo d’azienda come un’opportunità da cogliere per razionalizzare i processi e per aprirsi ad un ipotetico “nuovo mercato” (altre commesse/gestori/attività).

Abbiamo quindi manifestato tutto il nostro scetticismo a questa visione utopica, con la seguenti motivazioni:

1. Tutto il lavoro che oggi è fuori linea non sarà gestibile in caso di esternalizzazione.
2. I carichi di lavoro aumenterebbero a livelli di sfruttamento.
3. E’ controproducente separare gli asset dal personale che li gestisce.
4. Abbiamo espresso dubbi, perplessità e paure che la nuova società per razionalizzare i costi, possa effettuare ulteriori cessioni di personale a terzi.
5. Abbiamo più volte offerto la nostra disponibilità ad effettuare un ottimizzazione delle procedure e dell’organizzazione del lavoro.

Invitiamo tutti lavoratori a valutare quanto espresso dall’azienda, per prepararsi a condividere le prossime iniziative.”

Il virgolettato è ripreso fedelmente dal gruppo facebook dei Windignados. Faccio solo due considerazioni :

1) E’ troppo sperare nella sanità di mente del gruppo Vimpelcom che magari capisca quanto sia dannosa un’operazione del genere in questo momento storico?
2) E’ troppo sperare nell’interessamento della nostra inqualificabile classe politica che permette questo tipo di operazioni?

Perchè noi stiamo lottando per i nostri 1600 posti di lavoro ma non solo, lottiamo anche perchè vengano riesaminate le leggi che lo permettono.

Tutto qua, oggi sono in buffer overflow, perdonatemi.

Mi rendo conto di una cosa: comunque andrà questa esternalizzazione è un piatto ghiotto.

Non per noi 1600 ovviamente, per noi si stanno solo aprendo le porte del finto paradiso di chi ci sarà dopo, qualcuno che farà di noi polpettine (Ericsson) oppure riso alla cantonese ( lo so, pessima battuta) ; chi davvero può uscire come l’eroe della situazione sarà quel sindacato che riuscirà a portare a casa maggiori risultati con meno cadaveri lungo la strada.
Perchè un’operazione così non ha precedenti, e va gestita con astuzia e diplomazia, badando bene a lavorare più in silenzio che facendo rumore.
Nascono così i martiri del sindacato, li festeggeremo negli anni a venire in una data a piacere a Novembre, ricordandoci di lasciare un pensiero gentile a chi ci ha aiutato ad arrivare fino a qua.
Lo so che qualcuno commenterà di nuovo con tanti “bla bla ma noi.. abbiamo… non potevamo.. tuteliamo..”, appunto bla bla bla.
La realtà è che molti lavoratori pensano la stessa cosa ” se avessimo cominciato prima con le agitazioni, non certo con uno sciopero, ma giusto con un assaggio di come sarebbe andata se avessimo sempre lavorato col mansionario, col cavolo che andavano ad Orlando a dire “cheese!” in una bella foto di gruppo.

Qualcuno nel gruppo windignados ha aggiunto un bel :grazie al ca@@o..

Facciamo così. Mi associo.

 

 

 

Eccoli qua i nostri eroi, uomini, donne, bambini che informano le persone di quello che ci sta accadendo.
Iniziamo da Cagliari :

Grazie!! vi siete definiti un piccolo contributo, ma non importa ragazzi! Ogni goccia scava la roccia e conosciamo bene la caparbietà e l’orgoglio che vi contraddistingue, è di quello che abbiamo bisogno, grazie ancora!

Milano:

e ancora ascoltiamo il TG3 Lombardia:


Ivrea:


e  su Tele Ivrea Canavese: QUI

Ma anche dal mondo virtuale di second life:


Credo di parlare a nome di tutti nel ringraziare i colleghi che hanno dato il loro tempo, passione, creatività, alle famiglie che ci supportano (e sopportano) in questi giorni in cui siamo più nervosi, preoccupati, ansiosi.
Stiamo lottando per l’azienda in cui crediamo, perchè al di là magari di frasi dettate da rabbia e delusione, noi amiamo il nostro lavoro, tutto quello che chiediamo è di essere ascoltati perchè non siamo solo matricole aziendali, siamo persone con tanta creatività e voglia di lavorare, e magari insieme potremmo trovare una soluzione che permetta all’azienda di arrivare ai propri obiettivi e a noi faccia tornare la speranza per il futuro.

Noi… i lavoratori senza bandiera né divisioni sindacali… solo il cuore che batte del Network..

Vi informo degli eventi che oggi vedranno protagonisti i nostri eroi:

MILANO : ore 16 Piazza Cordusio

IVREA: ore 15.30 Via Palestro ang. Piazza Ottinetti (negozio wind.. ovviamente!!)

CAGLIARI : ore 16 Via Manno (pressi negozio  Wind )
Chi può vada. Chi non può supporti. Chi vuol fare disinformazione vada da un’altra parte. Chi sta remando contro tutti noi che ci stiamo buttando il sangue per salvare il nostro posto di lavoro… può andare a quel paese.
Non so se mi sono spiegato.

Cito da Wikipedia “in politica e sociologia si usa per definire una strategia finalizzata al mantenimento di un territorio e/o di una popolazione, dividendo e frammentando il potere dell’opposizione in modo che non possa riunirsi contro un obiettivo comune”.

Ecco cosa sta succedendo in questo momento tra le varie sigle sindacali che rappresentano i lavoratori Wind.
Da una parte abbiamo CGIL CISL UIL che si muovono con l’opulenza e la lentezza di un pachiderma, attenti a pestare piano i piedi al padrone e in qualche caso anche a tenere i lavoratori in una specie di bambagia dalla quale far uscire poche informazioni e molti bla bla bla.

Abbiamo passato mesi in assoluto silenzio, con vaghe rassicurazioni , “è solo uno studio… finirà come per le torri ( progetto Eiffel)… non c’è niente di concreto”, e intanto tic tac… tic tac… il tempo passava, lo studio si è fatto concreto e siamo arrivati a novembre dove solo per le spinte arrivate dalla rete: http://www.facebook.com/groups/WINDignados/ e per le proteste dei lavoratori, si è deciso di indire assemblee per spiegare quello che stava accadendo.

Peccato che da quel momento si è scatenata la lotta a chi “la fa più lontano” o ” è più bravo a farla” ovvero: una sigla proclama lo sciopero delle prestazioni accessorie dal 1° Dicembre? ( i COBAS), l’altra ricomincia tutte le procedure da capo con l’azienda e proclama l’inizio per il 6 Dicembre (CGIL & C.). Una proclama sciopero per l’intera giornata il 5 Dicembre?( COBAS) l’altra per il 16 Dicembre (CGIL &C.).

Ora, un povero cristiano che si sta giocando il posto di lavoro e passa il suo poco tempo libero e la maggior parte del suo tempo lavorativo a chiedersi quale sarà il suo destino, come si può sentire di fronte ad un comportamento così?

Io suggerisco… infastidito, perchè stasera mi sento equilibrato, ma più che altro dovrei dire incazzato. Nero. O rosso. O come vi pare.

Allora vorrei ricordare a lor signori sindacalisti che ” dovreste” fare i nostri interessi.

Che vi dice il cervello quando pensate “quasi quasi indico un altro sciopero e faccio in modo di incasinare la vita alla gente?”

Secondo me il vostro cervello è andato dove dovreste essere voi. Altrove. A vergognarvi della situazione in cui ci avete messo.

Perchè ora i lavoratori si divideranno e così uscirà un solo vincitore: l’azienda.

Ma non vi fate un po’ schifo? Poco eh… solo un po’, non vi sembra eccessivo aver creato ‘sto casino solo per poter dire “quello sciopero c’ha la mia bella sigletta”?

Vigliacchi. Anche voi. Come quelli che ci vogliono dare via.

Non è una partita di risiko. Quelli in mezzo siamo noi lavoratori e voi che dovreste essere dalla nostra parte vedete de falla finita.

Prima che vi mandiamo tutti a casa. Che a tutelarci così, semo bravi pure noi.

La protesta aumenta.La rabbia pure,e in questo clima che si fa incandescente ogni voce che diventa un sussurro scatena telefonate a catena.
Nessuno sa, o dovrebbe sapere ma poi non si sa come mai , qualcuno sa sempre prima degli altri.
E allora vieni a sapere che in realtà non saremo 1600 ma 1500, cento li perderemo per la strada perchè si occuperanno di… controllare? Pare… faranno i controllori di noi che ce ne andiamo.
Noi che oggi eravamo qua :

MILANO

ma anche qua :

ROMA

Insomma oggi eravamo davvero in tanti e pacificamente incazzati.

Noi ci stiamo comportando civilmente con un’azienda che non si è fatta proprio nessun problema a decidere del nostro futuro senza nemmeno darci la possibilità di trovare un punto di incontro rifiutando qualsiasi margine di miglioramento che arrivasse dai sindacati.
Noi siamo civili anche se non ve lo meritate per come ci state trattando, per l’assoluta mancanza di rispetto, considerazione, e per il trattarci come se fossimo meri numeri e non persone.

Quello che possiamo augurarvi, di tutto cuore, è che domani a voi e ai vostri figli qualcuno faccia la stessa cosa.
Se un Dio c’è, un Maometto, un Budda o anche semplicemente un po’ di giustizia, ho la certezza che arriverà l’inferno pure per voi.

Noi, 1500 windignados.

VERGOGNA.

Noi del Network di Wind lavoriamo apparentemente in silenzio.Se i ferrovieri fanno scioperto, si fermano i trasporti.Se i benzinai fanno sciopero, l’Italia intera va in paranoia.Se noi della Wind scioperiamo, chi se ne accorge? Pur scioperando, siccome forniamo un servizio pubblico, dobbiamo comunque garantirne la continuità, quindi agli occhi della gente siamo invisibili.
Difficile da spiegare il nostro lavoro, a volte sottovalutato, ma comunque indispensabile affinchè il marchio WInd goda del prestigio che ha.

Gli studi di settore dicono che fra qualche anno Wind non farà più il fatturato di oggi, ecco perchè i nostri nuovi padroni hanno deciso di correre ai ripari prevenendo la discesa economica, e come? Percorrendo la stessa strada che ha percorso Vodafone e prima ancora H3g, esternalizzando la rete.
“fare cassa” mandando via 1600 persone è talmente semplice che spero non ci sia voluto davvero uno stuolo di laureati in economia alla Bocconi, perchè anche mio figlio avrebbe potuto pensarci ( Belin! averlo saputo prima glielo avrei proposto..).

La vera sfida non è come capitalizzare il denaro rovinando la vita a 1600 persone, ma come crescere insieme per avere un futuro. Se ci informiamo un po’ in giro, la parola esternalizzazione si porta appresso tantissime realtà di persone che si ritrovano senza più avvenire.
Anche per noi si apre questo scenario perchè qualunque sarà l’azienda che ci assorbirà, non passerà molto tempo che ricominci a ottimizzare la forza lavoro.
Ci illudiamo davvero che Huawei o peggio ancora Ericsson saranno lì ad aspettare noi a braccia aperte? Forse ai cinesi per un po’ faremo comodo, gli svedesi invece si inventeranno qualcosa di nuovo per far spazio a noi e mandare via qualcuno.

Ci vorrebbe che la politica si occupasse anche di queste cose, perchè oggi siamo noi 1600, domani saranno i 20000 di Telecom… quanti posti di lavoro si devono ancora perdere prima che le leggi cambino?

 

 

 

Il mio umore oggi è pessimo.
Mi guardo intorno e sento crescere la rabbia, l’indignazione, la voglia di prendere i nostri responsabili e metterli a sedere davanti a noi, Sgariglia compreso, per fargli qualche domanda.
Me ne viene in mente soprattutto una : Perchè?
Perchè siamo un’azienda sana (non di mente, altrimenti non ci manderebbero via), economicamente in attivo, con buone possibilità di crescere, dove la gente lavora con passione, orgogliosa anche di farne parte.
Quindi… Perchè?

Perchè vi hanno offerto tanti soldini? Perchè qualcuno di voi da questo scorporo ci guadagnerà tanto? Perchè?

Perchè almeno se qualcuno avesse le palle per dirci la verità forse lo rispetteremmo di più.
Perchè Non si mandano via 1600 persone da un’azienda sana per creare una costola, o per essere assorbiti da un colosso nascente (Huawei) o morente (Ericsson).
Non vi è venuto in mente che se la rete vive, cresce, guarisce da piccole ferite (i guasti) è perchè ci siamo noi?
Non vi è venuto in mente che siamo noi le persone alle quali chiedete gli sprint, le corse in auto, i pasti saltati, ma anche la capacità di seguire più attività contemporaneamente, perchè attiviamo, aggiustiamo, collaboriamo, inseriamo dati, progettiamo, facciamo sopralluoghi, stimiamo costi per nuove strutture, e se arriva il Pinco Pallo di turno che poverino non può parlare magari anche solo per 10 minuti in un certo punto, ci fate due palle così e ci sbattete a tirare su in quattro e quattr’otto un ponte radio solo per Pinco Pallo.

Ma ovviamente di queste cose… ci dimentichiamo.

Noi siamo la rete… ma voi quando vi guardate allo specchio… cari responsabili

da Sgariglia in giù… chi ci vedete?

Mi dicono che a Torino i colleghi stanno svolgendo l’assemblea in corridoio perchè HR non ha dato il permesso di farla negli appositi locali.

Comiciamo bene.. ma si rendono conto che stanno per scatenare la guerra?

Noi non molleremo.. sempre nei limiti della legalità ovvio, ma loro lo sanno quante volte facciamo il nostro lavoro ben oltre i limiti? E che magari è anche grazie a questo che oggi sono un’azienda in profitto…

Al mio messaggio ” siamo davvero a questo punto?, un collega mi ha risposto ” guerra”.

Ci faremo tutti un po’ male, ma la strada da percorrere purtroppo non l’abbiamo scelta noi.