Posts contrassegnato dai tag ‘cisl’

La protesta aumenta.La rabbia pure,e in questo clima che si fa incandescente ogni voce che diventa un sussurro scatena telefonate a catena.
Nessuno sa, o dovrebbe sapere ma poi non si sa come mai , qualcuno sa sempre prima degli altri.
E allora vieni a sapere che in realtà non saremo 1600 ma 1500, cento li perderemo per la strada perchè si occuperanno di… controllare? Pare… faranno i controllori di noi che ce ne andiamo.
Noi che oggi eravamo qua :

MILANO

ma anche qua :

ROMA

Insomma oggi eravamo davvero in tanti e pacificamente incazzati.

Noi ci stiamo comportando civilmente con un’azienda che non si è fatta proprio nessun problema a decidere del nostro futuro senza nemmeno darci la possibilità di trovare un punto di incontro rifiutando qualsiasi margine di miglioramento che arrivasse dai sindacati.
Noi siamo civili anche se non ve lo meritate per come ci state trattando, per l’assoluta mancanza di rispetto, considerazione, e per il trattarci come se fossimo meri numeri e non persone.

Quello che possiamo augurarvi, di tutto cuore, è che domani a voi e ai vostri figli qualcuno faccia la stessa cosa.
Se un Dio c’è, un Maometto, un Budda o anche semplicemente un po’ di giustizia, ho la certezza che arriverà l’inferno pure per voi.

Noi, 1500 windignados.

VERGOGNA.

Mi dicono che a Torino i colleghi stanno svolgendo l’assemblea in corridoio perchè HR non ha dato il permesso di farla negli appositi locali.

Comiciamo bene.. ma si rendono conto che stanno per scatenare la guerra?

Noi non molleremo.. sempre nei limiti della legalità ovvio, ma loro lo sanno quante volte facciamo il nostro lavoro ben oltre i limiti? E che magari è anche grazie a questo che oggi sono un’azienda in profitto…

Al mio messaggio ” siamo davvero a questo punto?, un collega mi ha risposto ” guerra”.

Ci faremo tutti un po’ male, ma la strada da percorrere purtroppo non l’abbiamo scelta noi.

E alla fine hanno mostrato il loro vero volto. Quelli che da mesi ci dicevano di ” lavorare in serenità”, in realtà stavano solo preparando la nostra vendita. Qualcuno è contento e sicuramente non vede l’ora di sedersi nella nuova poltrona cinese, attorniato da fidi personaggi che non aspettano altro di compiacere il nuovo padrone.

Ma noi?Noi che in deroga alle regole per accontentare il capo di turno, abbiamo lavorato nelle condizioni più assurde. Noi che ci siamo sentiti dire ” prendete le racchette da neve e salite sulla montagna perchè quel sito non si può spegnere”.

Prendete le racchette??.. Avrei voluto vedere in faccia quello che dalla sua comoda ( magari a volte no..) sedia romana si lanciava in queste simpatiche affermazioni. Come se fosse automatico che uno deve rischiare la vita perchè altrimenti crei disservizio.

E ora spero che tutti quei colleghi che hanno dato davvero lacrime e sangue, sicuramente per passione e per professionalità, mettendo da parte la loro vita privata, trascurando figli, mogli, mariti, perchè non potevi distrarti.. perchè fare l’orario 8-17 è praticamente impossibile, oggi ripensino a coloro che col bastone e la carota ci hanno portato dove siamo oggi.

E grazie ancora, per averci fatto sentire carne da macello.

Il Nostro è un percorso lineare

Il 19 OTTOBRE 2011 l’Assemblea dei lavoratori Wind, ha deciso all’Unanimità
l’apertura dello stato di agitazione. Nello stesso OdG, si chiedeva sia l’incontro
(quindi trattativa) sia la mobilitazione (quindi rottura), anche se finalizzata ad
una trattativa successiva.
Sempre il 19 alle 17.00 Wind mandava alle OO.SS.(Cgil,Cisl e Uil) la disponibilità
ad un incontro sulla RETE dal 15 al 18 Novembre. Le OO.SS. , con un colpo da
maestri o se vogliamo dirlo alla francese, Coup de théatre, lo diffondono il 20
ottobre, nel pomeriggio, nel corso del Coordinamento RSU Cgil e Cisl.
Il 20 ottobre al mattino, come da mandato dell’assemblea, viene da noi aperto
lo stato di agitazione.
Da questo punto in poi c’è un fraintendimento tra noi RSU (Cub Cobas) , Wind,
ed i lavoratori di Wind, che non comprendono come mai abbiamo aperto uno
stato di agitazione con un incontro già convocato(senza data certa che
avrebbero sciolto le OO.SS successivamente).
A questo punto la macchina burocratica di uno “Stato di Agitazione”, segue il
suo iter, con “procedura di Raffreddamento” e “procedura di Conciliazione”.
Nel contempo ci vediamo negare la nostra presenza all’incontro del 17
novembre [Wind, OO.SS. e RSU] , per un conflitto aperto con lo stato di
agitazione.
Ritenendo quest’incontro uno degli obbiettivi inseriti nell’O.d.G. dell’assemblea
del 19 ottobre, abbiamo deciso di revocare/sospendere da oggi lo sciopero delle
prestazioni accessorie(straordinario, lavoro programmato,reperibilità) ma
confermiamo il mantenimento dello stato di agitazione in tutte le sedi
dell’azienda. In base a come andrà questo incontro e se vi saranno le condizioni
di merito e le necessarie aperture per giungere ad un possibile accordo,
verificheremo se revocarlo definitivamente o se invece dovremo nuovamente
chiamare i lavoratori alla mobilitazione, anche in vista del periodo pre-natalizio
che si avvicina.

RSU FLMU-CUB e COBAS WIND MILANO
http://cubcobaswind.blogspot.com/

ovvero: come uscire con un pomposo comunicato che travisa la realtà dei fatti per screditare chi non la pensa come te.

 

COMUNICATO SINDACALE
WIND: COBAS E CUB REVOCANO LO SCIOPERO IN WIND…
SENZA PAROLE
Dopo aver proclamato – da soli – lo sciopero in Wind, senza il bisogno di condividere
un percorso tutti uniti, come da noi chiesto più volte, i Cobas e i Cub (che a questo
punto pensiamo volevano fare solo i “primi della classe”) hanno revocato lo sciopero.
Per di più senza alcuna motivazione formale, come si può evincere dalla lettera invita
alla Commissione di Garanzia per il diritto di sciopero (e che qui riproduciamo).
Siamo basiti da tale comportamento così spregiudicato da parte di chi, prima cavalca
le normali e giustificabili paure e ansie dei lavoratori della rete, poi fa marcia indietro.
Con il risultato di aver fatto solo un regalo grande come una casa all’azienda,
dividendo il sindacato e i lavoratori.
Chiarito ciò, noi che come SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL non facciamo di
professione ne i pompieri ne i piromani, ma solo quelli che provano a rappresentare e
tutelare gli interessi dei lavoratori, prendiamo atto positivamente della scelta fatta, in
quanto ritenevamo sbagliato, da un punto di vista di tattica sindacale, proclamare lo
sciopero prima dell’incontro del 17 Novembre con i responsabili operativi.
Non perché ci si aspettasse (e ci si aspetti) chissà quale possibile novità
(ovviamente, se positive, sempre ben accette), ma perché riteniamo che sia
necessario avere prima di ogni cosa tutte le informazioni possibili e, in base a quelle,
calibrare iniziative eventuali di lotta e mobilitazione.
Mobilitazione che vogliamo centri il nostro obiettivo: evitare scelte sbagliate da parte
di Wind scongiurando esternalizzazione della rete, mantenendo un rapporto costante
con le RSU ed i lavoratori, per dare loro tutte le informazioni e il sostegno del caso.
Perché le strategie di una vertenza si costruiscono giorno per giorno, alla luce del
contesto, delle posizioni delle contro parti, della stessa necessità di tenere tempi di
mobilitazione lunghi.
Insomma la vertenza di Wind rischia di essere lunga e difficile: serve unità di azione,
strategie comuni, un uso giusto del massimo rapporto di forza che potremmo mettere
in campo.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL